Le variazioni di temperatura spesso screpolano le mie labbra e il loro contorno diventa molto rosso con conseguente bruciore.
Scartati i classici rimedi della nonna (l’olio d’oliva o la fettina di
cetriolo da strofinare per dieci minuti) ho provato, senza alcun
beneficio, il comune burro-cacao in stick che assicura un sollievo
momentaneo ma non cura.
Su consiglio della farmacista ho comprato A-Derma Baume Lèvres (balsamo per labbra) della Pierre Fabre, azienda francese.
E’ un piccolo tubetto, alto circa 10,5 cm contenente 15 ml di prodotto,
con beccuccio dosatore e il tappo a tronco di cono. Il dosatore evita
gli sprechi e permette che più persone possano utilizzarlo applicando
la quantità necessaria, prima sul dito e poi sulle labbra, cosa
impossibile con lo stick, che presuppone necessariamente un contatto
diretto con le labbra. Come riportato sul
tubetto, sia inglese che in francese, si tratta di un balsamo per le labbra con azione lenitiva,
protettiva e riparatrice grazie al latte d’avena Rhealba.
Già nell’antichità la farina d’avena era utilizzata per guarire le dermatiti e i laboratori Pierre Fabre sono riusciti a selezionare una coltura unica: l’Avena Rhealba, un’avena scelta tra più di 80 varietà, più ricca di principi attivi e più pura.
Sul retro del tubetto in 7 lingue (compreso l’italiano) viene spiegato che si può applicare frequentemente sulle labbra quando necessita.
Il prodotto è bianco, ha una consistenza cremosa, nessun effetto lucido, senza profumo, senza parabeni (elementi chimici usati come dei conservanti spesso additati come responsabili del cancro).
Dopo pochi utilizzi ho notato subito evidenti benefici : il bruciore è scomparso e le labbra sono tornate nuovamente morbide ma, signori miei, c’e un grosso ma!
Ho deciso infatti di esaminare l’Inci (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), quindi la lista dei vari componenti che sono sempre collocati in ordine di percentuali (il primo prodotto sarà quello presente in maggioranza) e con rammarico ho scoperto che, in questo balsamo per le labbra, il primo componente è il MINERAL OIL, detto anche PARAFFINA LIQUIDA, che è una miscela di idrocarburi solidi, ricavata dal petrolio. Nelle creme la paraffina crea una patina che purtroppo non fa respirare la pelle e, nel caso di un burro di cacao, favorisce la comparsa di punti neri intorno al contorno delle labbra e frequenti herpes labiali. Che orrore!
Alcuni ricercatori invece affermano che la paraffina è stata dichiarata cancerogena dalla comunità europea per via delle impurità contenute, ma se un produttore sostiene che la sua è pura, può inserirla nel cosmetico. Fatta la legge, trovato l’inganno? Che certezza abbiamo noi consumatori che sia proprio pura?
Pensavo di aver trovato un prodotto naturale ed efficace, e invece ho speso 9 euro per un concentrato di paraffina come quelli di una nota marca di burro cacao a stick... ma questa è un’altra storia che vi racconterò successivamente!
Già nell’antichità la farina d’avena era utilizzata per guarire le dermatiti e i laboratori Pierre Fabre sono riusciti a selezionare una coltura unica: l’Avena Rhealba, un’avena scelta tra più di 80 varietà, più ricca di principi attivi e più pura.
Sul retro del tubetto in 7 lingue (compreso l’italiano) viene spiegato che si può applicare frequentemente sulle labbra quando necessita.
Il prodotto è bianco, ha una consistenza cremosa, nessun effetto lucido, senza profumo, senza parabeni (elementi chimici usati come dei conservanti spesso additati come responsabili del cancro).
Dopo pochi utilizzi ho notato subito evidenti benefici : il bruciore è scomparso e le labbra sono tornate nuovamente morbide ma, signori miei, c’e un grosso ma!
Ho deciso infatti di esaminare l’Inci (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), quindi la lista dei vari componenti che sono sempre collocati in ordine di percentuali (il primo prodotto sarà quello presente in maggioranza) e con rammarico ho scoperto che, in questo balsamo per le labbra, il primo componente è il MINERAL OIL, detto anche PARAFFINA LIQUIDA, che è una miscela di idrocarburi solidi, ricavata dal petrolio. Nelle creme la paraffina crea una patina che purtroppo non fa respirare la pelle e, nel caso di un burro di cacao, favorisce la comparsa di punti neri intorno al contorno delle labbra e frequenti herpes labiali. Che orrore!
Alcuni ricercatori invece affermano che la paraffina è stata dichiarata cancerogena dalla comunità europea per via delle impurità contenute, ma se un produttore sostiene che la sua è pura, può inserirla nel cosmetico. Fatta la legge, trovato l’inganno? Che certezza abbiamo noi consumatori che sia proprio pura?
Pensavo di aver trovato un prodotto naturale ed efficace, e invece ho speso 9 euro per un concentrato di paraffina come quelli di una nota marca di burro cacao a stick... ma questa è un’altra storia che vi racconterò successivamente!
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